L'isola Tiberina, luogo magico in senso lato, non poteva non essere fonte di ispirazione per poeti e scrittori.
Questa sezione è quindi dedicata alle liriche che dall'isola traggono ispirazione.
Renzo Maggiore: "Diario di un poeta zen a passeggio per Roma" - Booksprint, Salerno - Maggio 2016
Per gentile concessione dell'Autore
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Sul Tevere;
Costeggiando il Tevere
cormorani bianchi e neri
fanno il periplo dell'isola Tiberina
poi passano sotto i vecchi ponti
vigilando sullo scorrere del fiume
e della vita.
Il poeta si ferma ad ammirare
lo scroscio del Tevere
nella forbice d’acqua
che abbraccia l’oasi.
I poeti cantano Roma
e il libro muto di Trilussa
fa sorridere er salice piangente.
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Sintonia tiberina;
I gabbiani giocano sul Tevere
lasciandosi trasportare dalla corrente fangosa.
Prima di incrociare il ponte
tornano in volo al punto di partenza
per una nuova emozionante discesa.
Il fiume scorre pieno e implacabile
incurante del traffico cittadino
e insensibile ai colori perduti.
La via d’acqua si biforca
per far spazio all’isola tiberina
e al poeta basta questo
per rasserenarsi l’animo:
in sintonia con i gabbiani
esprime solidarietà
al Tevere.
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