B) IL MEDIOEVO E I PRIMI RESTAURI
Del ponte si perdono quindi le notizie fino al XIII secolo, se si eccettua una citazione nei Mirabilia (1144) dove è indicato per la prima volta con il nome di Pons Senatorum probabilmente a seguito di un restauro a spese del Comune e dietro iniziativa dei Senatori.
La piena del Tevere del febbraio 1230 danneggiò seriamente il ponte costringendo il pontefice Gregorio IX (1227-1241) ad un pronto restauro.
A seguito dei danni provocati dalla piena del 30 novembre 1422 il papa Martino V (1417-1431) dovette procedere a nuovi lavori di consolidamento ai basamenti dei piloni, ai piloni stessi e agli archi da essi supportati. Altri lavori furono eseguiti subito dopo, probabilmente a completamento dei precedenti, da Nicolò V (1447-1455) in vista del Giubileo del 1450. Anche se esiste una precedente citazione di Bernardo Guidoni, biografo di papa Gregorio IX all'inizio del XIII secolo, solo nella seconda metà del XV secolo il ponte compare nelle piante di Roma col nome di S.Maria (le prime quelle di Piero del Massaio -1469 e di Alessandro Strozzi -1474 in fig.2) derivato probabilmente dal tempio di Portuno, situato alla testata sinistra del ponte, già adattato a chiesa cristiana da Giovanni VIII (872-882) con il nome di Santa Maria Secundicerio e verso la metà del XV secolo titolato a S. Maria Egiziaca.